Per chiunque, sciaguratamente, sia rimasto indietro con le puntate...beh, come direbbe la conturbante River
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| ecco appunto |
Per una riflessione globale sull'intera serie, magari la rimandiamo ad un prossimo futuro, intanto soffermiamoci sulle eroiche gesta di Matt Smith, l'undicesimo Dottore.
Con la conclusione della quarta serie e delle avventure del buon Tennant, lo ammetto, ero particolarmente dubbioso sulla possibilità che si sarebbe potuta eguagliare una figura così carismatica.
Invece, l'uomo per cui bow ties are cool, il suo sporco lavoro lo ha fatto.
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| per un Dottore figo, ripassate col prossimo, magari va meglio |
La quinta serie, scorre via che è un piacere, Moffat è un ottimo sceneggiatore, e si vede. Il ciclo della crack in the Universe, regala momenti di tensione che, oh, sono un vero piacere. Unica pecca è forse il finale un pelino troppo caotico, dove l'inerme spettatore è costretto ad accettare la spiegazione del Dottore su come abbia, di nuovo, salvato l'universo.
Stesso discorsa per la sesta serie, un ottimo ritmo e delle puntate godibili assai assai. Oddio, in qualche momento Moffat batte eccessivamente il tasto sulla storia di Amy, che aspetta come una povera fessa il suo uomo stropicciato, ma è poca cosa. Specialmente perchè, finalmente, ed era finalmente ora cazzarola, si scoprono le origini della misteriosa professoressa Song. E dei suoi intrallazzi amorosi col Dottore.
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| "avrei preferito limonarmi Tennant...ma, tant'è, per ora mi accontento" |
Ed arriviamo in volata alla settima stagione. Ed ai cazzi acidi. Dopo uno speciale natalizio, diciamocelo, parecchio bruttino e scontato, la stagione procede mooolto zoppicante ed incerta.
Perchè? In poche parole? Lo dico? Sicuri sicuri?
La compagna, o meglio, i compagni del dottore sono diventati una pesantissima palla al piede. Come non bastasse, pure il padre di Rory ciccia fuori senza alcun motivo, ma giusto per allungare un pochetto la brodaglia.
Finchè non si arriva al ritorno dei perfidi angeli.
Ed alla dipartita di Amy e del gladiatore più british mai conosciuto.
Eccheccazzo ma Moffat doveva proprio farli uscire di scena così brutalmente?
Sì.
Non poteva aspettare la fine della stagione come tutti gli altri compagni?
No.
La storia di Amy era ormai arrivata ad un punto di stallo, ed iniziava a girare vorticosamente a vuoto, meglio creare un nuovo inizio con una nuova (e particolarmente hot) compagna.
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| "particolarmente hot, a chi?" |
La stessa Clara vista nel primo episodio Asylum of the Daleks. Morta entrambe le volte in cui è apparsa (quando si dice cominciare col piede giusto), cresce quindi spasmodica la curiosità per vedere dove andrà a parare il nostro caro Moffat, per far ricicciare fuori questa conturbante donnicciuola.




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