martedì 2 aprile 2013

Fashion Beast: due parole su


Amato lettore di questo blog interessantissimo e sgocciolante cultura, archiviati i pressanti impegni che mi tenevano distante dalla tastiera, posso dichiarare I'm back, baby. Vista la prolungata assenza, si sono accumulati un bel po' di chicche su cui vale la pena spendere due paroline. Ma anche tre.
Giurin giurello quindi su un Aprile condensato di post!
E iniziamo con questo fumettino di...rullo di tamburi...ebbene sì, Alan Moore.
Che quando lessi la prossima pubblicazione di un fumetto di Alan Moore, non so, si sentiva come un olezzo di fregatura viaggare pesantemente nell'aere, misto a speranze fanciullesche.
Fashion beast non è un fumetto scritto da Alan Moore, ma il riadattamento di una sceneggiatura per un film scritta dal buon Moore, circa un paio di ere geologiche addietro. E rimasta sempre in un cassetto. Ecco la simpatica fregatura che la ancor più simpatica Panini ha messo sul piatto per accaparrarsi il maggior numero di lettori, non un fumetto SCRITTO da Moore, ma una riscrittura di tale Antony Johnston.

Comportamenti berlusconiani a parte, andiamo a vedere sto benedetto fumetto com'è sembrato nel primo numero.
L'idea di base, più volte sbandierata, è una reinterpretazione in chiave moderna e decadente de La bella e la bestia. L'ambientazione, descritta piuttosto vagamente, è una sorta di realtà distopica/ottocentesca/tuttidisoccupati/emettiamociunpocodifantasiaporcapaletta che mai, mai, dico MAI si è vista. La protagonista è tipo Cinzia Otherside, ma più caruccia: un travestito che tenta di sfondare nel mondo della moda e, in particolare, con un misterioso stilista considerato il migliore anche se boh, nessuno l'ha mai visto. E nelle 45 pagine del primo numero di Fashion Beast ahimè non succede molto altro, il volume è piuttosto breve e preoccupa che siano solo 5 volumi in tutto. Un po' pochino per tirar fuori un qualche tipo di storia decente.

Bocciato su tutta la linea quindi?
Anche se il primo impatto non è stato dei migliori, FB si salva (per ora) in calcio d'angolo, per dei personaggi che colpiscono per la stranezza di comportamento e fattezze. Una carrellata di freaks circensi sicuramente ben riusciti e che si meritano un bel pollicione all'insù

Ovviamente tenersi bene a largo, tutti quelli che pensano di trovarsi tra le mani il Watchmen dei giorni nostri.

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