venerdì 10 maggio 2013

Esiste il finale perfetto?

Qualche giorno fa, ho finalmente terminato l'utimo supermalloppone della Torre Nera. Dopo cinque anni, parecchi euri spesi e circa ventimila edizioni cambiate dalla simpaticissima Sperling&Kukkufè, sono arrivato alla conclusione della saga scritta da King.
Iniziamo con la recensione...
Scherzone, non ho minimamente voglia di recensire una saga che meriterebbe veramente un post molto approfondito. Ma molto molto. Magari più avanti.
Libri-film-videogiochi, quando si tratta di opere divise in più parti, che ci accompagnano nel corso degli anni, si finisce inevitabilmente con l'affezionarsi almeno ad uno dei personaggi. Finchè non si arriva al gran finale.
E proprio qui verte la mia riflessione, se di riflessione si tratta. Esiste IL finale perfetto, capace di mettere tutti d'accordo?
Ritorniamo alla Torre Nera [da qui in avanti, spoiler a manetta. Avvertiti.]
Dopo il viaggio interminabile di Roland verso la Torre Nera, costato la vita praticamente a tutti i suoi amici, finalmente arrivato in cima alla benedetta Torre, il pistolero scopre d'aver in realtà percorso già migliaia di volte sempre lo stesso percorso, commettendo sempre gli stessi errori, e sempre sacrificando i suoi amici. 
L'eterno viaggio di Rolan perciò è "solamente" un tentativo di redimersi dai suoi peccati.
Apriti cielo.
Ovviamente in molti non hanno gradito il finale troppo ermetico. Manca il climax finale, manca la tensione, la suspence, il duello contro il Re Rosso è patetico, eccetera eccetera. 
Se il finale fosse stato di quelli standard, con mega scontri finlale-uccisioni-colpi di scena, le critiche non sarebbero mancate comunque: finale scontato, banale e via discorrendo.
E' lo stesso King ad intervenire, a gamba leggermente tesa, sull'argomento. Prima delle ultime pagine, scrive chiaro e tondo al lettore di fermarsi là, onde evitare di rovinarsi l'idea che si è fatto sulla saga di Roland. Il bello di leggere un libro sta nel viaggio e non nell'ultima pagina, perchè i finali sono sempre un addio, un brusco allontanamento da qualcosa che per anni ci ha accompagnato.
Dopo un lungo giro di parole, si arriva quindi alla conclusione che il finale perfetto è impossibile; non perchè è infattibile andare incontro ai gusti di tutti i fan e bambini nutellosi, ma proprio perchè il finale è il finale, quello che ci costringe a dire addio a qualcosa che ci ha accompagnato per anni.

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